Le esperienze Premorte

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Qui di seguito l’introduzione al mio libro: Esperienze premorte – un approccio antroposofico. Edizioni Psiche 2.

un approccio antroposofico

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Durante la mia vita professionale mi sono spesso imbattuta in soggetti che parlavano del loro vissuto nello stato di pre-morte e dei problemi cui essi andavano incontro nel raccontare quanto avevano visto ed udito.

Con il passare degli anni avendo approfondito la conoscenza antroposofica, mi è diventato chiaro che le esperienze dei morenti (che per molti esponenti della scienza medica e psicologica, altro non sono se non esperienze patologiche), sono a mio avviso esperienze fisiologiche. Si originano dall’animico-spirituale deconnesso dall’organismo fisico Sono le cause della suddetta deconnessione che possono essere patologiche, non le esperienze soprasensibili che ne conseguono.

Se è vero che già R.A Moody Jr ed altri hanno avanzato l’ipotesi che le esperienze pre-morte potrebbero essere la conseguenza del dissociarsi dello spirito dal corpo fisico, tuttavia, si sono fermati a questa ammissione generica ed essi stessi attendono la dimostrazione di quanto hanno affermato.

Dalle mie ricerche risulta che fino ad oggi, per la scienza ufficiale: medica e psicologica, le esperienze, che sempre più spesso e sempre più persone esperiscono quando si trovano ai confini della propria vita terrena, rimangono avvolte da un fitto mistero tanto che, ammetterne la sola presenza, spesso per la scienza comporta un atto di fede.

Per quanto sopra detto è stato allora, quasi naturale, il mio impegno non solo ad approfondire l’argomento ma anche (ricorrendo all’aiuto di quanti hanno impegnato la loro vita, per mostrare con l’Antroposofia che la coscienza non si arresta con il cedimento del corpo) a tentare di dimostrare che le diverse esperienze vissute da soggetti, in bilico tra la vita e la morte, non sono allucinazioni, non sono difese inconsce per superare la paura della morte, come non sono tante altre esperienze che molti ricercatori definiscono patologiche.

Obiettivo di questo studio sui fenomeni pre-morte è stato pertanto quello di accostarmi ad essi con un modello scientifico di riferimento differente da quelli usati da quanti mi hanno preceduta. L’intento è stato quello di riuscire a mostrare la loro esatta eziologia, di far conoscere il significato che ogni esperienza racchiude e la loro eventuale importanza per il singolo protagonista, per la scienza medica, psicologica e per l’umanità odierna.

Il modello scientifico cui questo studio ha aderito non può che essere stato offerto dalla Scienza Antroposofica dello Spirito, perché le esperienze dei morenti, per la circostanza che i protagonisti si trovano in stato di incoscienza fisica quando le esperiscono,non emergono per mezzo dell’ordinaria coscienza sensoria bensì quando questa, per la sua scomparsa, tace.

Ringrazio R.A. Moody Jr. e quanti con i loro scritti, dissociandosi dalle tesi organicistiche e psicologistiche, mi hanno stimolata a percorrere un cammino diverso alla ricerca della realtà di queste esperienze e dei significati profondi racchiusi in esse.

3 thoughts on “Le esperienze Premorte

  1. nereovilla ha detto:

    Sulla società antroposofica costituita

    Tutte le parole che dicono gli antroposofisti (antroposofi di Stato che invece di liberare le scuole di Stato, optano per la parificazione di quelle private alla non libertà delle prime) le dicono per apprezzare o per deprezzare la cosiddetta “società antroposofica”? Mistero! È comunque certo che considerare “bellissima” la notizia del toglimento di una censura posta da una sedicente società antroposofica, è un grossolano errore di pensiero, simile a quello di ritenere bella una “luce” in quanto promossa dalla tenebra… Oggi il web è pieno di “iniziati” che pretendono di essere apprezzati a prezzo, cioè istituendo prezzi precisi per corsi antroposofici che di antroposofico non hanno niente altro che il business. Capito il giro del fumo, basta in genere leggere una conferenza di Steiner per incominciare il proprio giro di affari iniziatico… In tal modo i sedicenti antroposofi odierni sono riusciti a distruggere tutto non solo della società che avrebbe dovuto ricrearsi secondo le direttive dell’organismo sociale triarticolato che ogni uomo liberato può conoscere in se stesso, ma anche e soprattutto tutto quanto concerne la speranza che solo la cultura libera può sottendere. La libertà non è però acquistabile come un cotechino tramite valori che non siano talenti interiori… individualismo etico… “Nell’iniziazione, un pensiero errato, quando lo si guardi realmente, non esiste soltanto in tutta la sua bruttezza, ma con tutta la forza di distruzione che racchiude in sé (R. Steiner, “Vita da morte a nuova nascita in relazione a eventi cosmici”, Milano, 1967, p. 27).

  2. pinuccio ha detto:

    auguri di buon anno.
    Pinuccio di Rodi

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